Termine minimo di conservazione e data di scadenza: una questione di etichette
13 Ott 2020Abbiamo già parlato di quanto sia importante il meal prep per la lotta allo spreco di cibo: organizzare la spesa e pianificare i pasti in cucina ci aiutano quotidianamente a gestire al meglio i nostri alimenti, ma non solo. Seguendo semplici regole e cambiando le nostre abitudini si può seguire una dieta molto più equilibrata e, non meno importante, a risparmiare sulla spesa.
Questione di etichette
Ma c’è un’altra brutta abitudine che purtroppo affligge un italiano su cinque e che ha un enorme effetto sulla quantità di cibo sprecato: il mancato controllo della data di scadenza sui prodotti acquistati. A ciò si aggiunge l’enorme confusione nel distinguere tra data di scadenza e Termine minimo di conservazione (TMC).
Cos’è il Termine minimo di conservazione (TMC)?
Il TMC non è altro che la data fino alla quale un prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche (a meno che non sia stato in condizioni inadeguate di conservazione) e sulle confezioni viene indicato con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”. Detto questo bisogna sapere che un alimento che ha superato il TMC non è dannoso per la salute, quindi può ancora essere consumato.
Per semplificare possiamo dire che un alimento che ha superato il TMC non è scaduto. È importante sapere che la presenza del TMC non è obbligatoria per tutti i cibi: non lo troviamo su frutta e verdura fresche (a meno che non siano sbucciate o tagliate), vino e aceto, sale e zucchero allo stato solido, prodotti da forno come pane, focaccia e pasticceria fresca, così come non lo troviamo su bevande alcoliche con percentuale alcolica che supera il 10%, gomme da masticare e prodotti simili.
Che cos’è la data di scadenza?
Sulle confezioni troviamo la data di scadenza con l’indicazione “da consumarsi entro” seguita da giorno, mese e anno. In questo caso viene definita la data entro cui un alimento deve essere tassativamente consumato, quindi un qualsiasi alimento è scaduto il giorno successivo alla sua data di scadenza e non può più essere né venduto né consumato. Se assunto dopo tale data può risultare dannoso per la salute di chi l’ha assunto.
Consigli di consumo con TMC superato.
Come abbiamo detto, tutti gli alimenti con Termine minimo di conservazione superato possono essere ancora consumati e non sono quindi dannosi per la salute se consumati. È fondamentale che si siano seguite le corrette indicazioni per la conservazione e che l’involucro non sia danneggiato.
Qui di seguito l’utile infografica di Banco Alimentare con la lista dei prodotti più comunemente utilizzati e le relative indicazioni per il loro consumo a TMC superato.
Concludendo, è molto importante controllare le etichette durante la spesa o sui prodotti nelle nostre dispense e ricordarsi che quando troviamo il TMC ovvero la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…” il prodotto non è scaduto e quindi si può ancora consumare. Invece quando il prodotto ha superato la data riportata nella dicitura: “da consumarsi entro…” quell’alimento non si può più consumare.