L’alluminio: un materiale che fa la differenza…e la differenziata
08 Giu 2019Terzo elemento in natura, primo nella classifica del riciclo: l’alluminio
L’alluminio è divenuto indispensabile nell’industria della produzione di imballaggi. E’ un materiale riciclabile al 100%, può essere riutilizzato all’infinito, senza che gli imballaggi perdano di qualità. A differenza di altri materiali, l’alluminio torna nella sua forma iniziale e può essere messo a contatto con gli alimenti. Inoltre, il riciclo dell’alluminio apporta dei vantaggi non solo ambientali, ma anche economici: la produzione dell’alluminio riciclato fa risparmiare il 95% dell’energia necessaria per produrre l’alluminio primario. Grazie a questa pratica, solo nel 2017 in Italia è stata risparmiata energia per oltre 141.000 tonnellate equivalenti di petrolio ed evitando emissioni di gas a effetto serra pari a 328.000 tonnellate di CO2.
Per quanto riguarda l’industria del riciclo dell’alluminio, l’Italia detiene una posizione di tutto rispetto sullo scenario mondiale: dopo Stati Uniti e Giappone è infatti il terzo Paese al mondo – insieme alla Germania – per quantità di materiale riciclato. In Italia, infatti, si recupera più dell’80% dell’alluminio immesso sul mercato.
Raccolta alluminio: differenziare bene per riciclare meglio
Affinché il virtuoso processo del riciclo dell’alluminio si avvii, è necessario che la raccolta differenziata venga effettuata secondo specifici criteri. Una migliore consapevolezza del consumatore nella buona realizzazione della raccolta può certamente favorire il riciclo e il riutilizzo dell’alluminio, atto essenziale per la salvaguardia dell’ambiente. In genere gli imballaggi in alluminio vengono raccolti insieme ad altre tipologie di materiale e variano in base alle richieste delle strutture dei vari bacini territoriali italiani (metallo e plastica, vetro e plastica, vetro e metalli), venendo definita infatti “raccolta multimateriale”.
Tra le regole da seguire:
* l’alluminio è facilmente riconoscibile grazie alle sigle (Al o Alu) poste sul prodotto o sul pack. È importante accertarne la presenza per differenziarlo nel giusto contenitore.
* anche le vaschette e i fogli di alluminio sporchi possono essere gettati nella differenziata: il processo di riciclo consente di eliminare ogni residuo di cibo.
Riciclare l’alluminio: il processo
L’alluminio viene portato presso appositi centri di raccolta dove viene stoccato in attesa del trasferimento presso impianti per la selezione (che spesso può avvenire all’interno dei centri di raccolta). La sua riciclabilità è garantita dalla facilità con cui può essere diviso: attraverso il sistema separatore a correnti magnetiche indotte, l’alluminio viene automaticamente respinto -essendo amagnetico- e posizionato in un contenitore dedicato, pressato in balle e, quindi, avviato a riciclo in fonderia. Qui il materiale – precedentemente epurato da vernici o altre sostanze a una temperatura di 500° – viene fuso a 800°. Dall’alluminio liquido si ottengono dei lingotti che saranno destinati alla produzione di semilavorati e nuovi manufatti.
I prodotti Cuki in alluminio: massima attenzione alla sostenibilità
Per quanto riguarda i prodotti Cuki, i fogli di alluminio e le vaschette possono essere gettati negli appositi bidoni della raccolta differenziata anche se sporchi. La sua attenzione verso l’ambiente ha condotto l’azienda a impegnarsi ancor più nell’utilizzo di materiali riciclabili ed ecosostenibili. Da qui il lancio del Rotolo di alluminio riciclato al 100% Cuki, che possiede le stesse caratteristiche e qualità dell’alluminio prodotto da materia prima, ma permette un elevato risparmio energetico e un ridotto impatto sull’ambiente.